LETTERA DI PRADYUMNA PRABHU A SATSVARUPA GOSVAMI
Sri Sri Guru Gouranga Yayata
7 Agosto, 1978
Caro Satsvarupa Maharaja,
Per favore, accetta I miei umili omaggi.
Maharaja, sto scrivendo questa lettera con grande ansietà nel mio cuore, e dopo
tanti giorni e tante lunghe notti di preoccupazione e attenta considerazione.
I membri del GBC si riuniscono per gestire tutti
i dipartimenti dell’ISKCON giustamente come già accaduto precedentemente. Questa
fu la stessa soluzione che desiderò Om Visnupada Srila Bhaktisiddhanta
Sarasvati Thakura, il quale non lasciò un successore, benché il suo desiderio
non fu seguito. Oltre all’amministrazione da parte del GBC, Srila Prabhupada selezionò
anche undici discepoli più avanzati per concedere iniziazione ai principianti.
Tuttavia, Su Divina Gracia in nessun momento disse
che questi undici sarebbero stati riconosciuti come acarya. Lui istruì semplicemente che essi, adesso, potevano
accettare discepoli. Inoltre, come fu compresa e praticata in quel momento, non fu data nessuna posizione speciale a questi
undici, né nell’Associazione nel suo complesso, né in relazione con i loro
confratelli. L’amministrazione sarebbe dovuta dipendere dallo sforzo collettivo
tra i membri del GBC e i confratelli e consorelle spirituali. Tutti allo stesso
livello, con l’eccezione di qualche considerazione e rispetto speciali mostrato
ai discepoli più anziani da parte di confratelli e consorelle meno anziani.
1) Adottando il titolo di acarya,
2) Sedendosi su Vyasasana elevati di fronte al
Vyasasana di Srila Prabhupada e dei loro stessi confratelli,
3) Accettando adorazione e grande rispetto
normalmente riservato ad un Guru che potrebbe essere il Guru dei loro
confratelli
4) Che le zone in carico al GBC sono state tutte
assegnate per mutuo accordo o su richiesta tra i differenti acarya.
PRIMA di tutto, la parola acarya può essere considerata in tre significati. Etimologicamente,
la parola significa "colui che predica" o " colui che pratica
ciò che predica". Questo è il significato generale, e può essere usato in
relazione a qualsiasi puro devoto.
SECONDO, la parola significa "Colui che
concede iniziazione a un discepolo". Questo significato è specificatamente
indicato a uno che è Guru. Chiunque conceda iniziazione, o è un Guru, può
essere chiamato "acaryadeva",
etc., solamente dai suoi discepoli! Chi
lo abbia ricevuto e accettato come Guru deve dargli tutti i rispetti in ogni
forma possibile, ma questo non è applicato a quelli che non sono suoi discepoli
TERZO: La parola acarya indica "la guida spirituale di una istituzione, o pitha". Questo significato è molto
specifico. Non significa, giustamente, qualsiasi. Significa solo chi è stato specificatamente
indicato dal precedente acarya per
essere suo successore al di sopra di tutti gli altri nell’istituzione
spirituale della quale lui è la guida. Solo a lui, tra tutti i suoi
confratelli, viene dato un seggio elevato ed un onore speciale. Nessun altro
confratello può ricevere tale rispetto, e lui è l’autorità in tutte le
questioni materiali e spirituali. Questa è la tradizione stretta in tutte le
Gaudiya Sampradaya.
Ora, è molto chiaro che Srila Prabhupada non nominò nessun
successore perché nessuno dei suoi discepoli, al presente, è sufficientemente avanzato
nella Coscienza di Krishna, qualità necessaria per assumere detta posizione.
Srila Prabhupada non nominò questi undici acarya.
Srila Prabhupada non menzionò mai questo. Ad essi gli si diede solamente il
permesso di fare discepoli, e al GBC di amministrare le questioni materiali e
spirituali all’insegna di uno sforzo collettivo. Srila Prabhupada non fece mai
nessuna distinzione tra la gestione delle questioni materiali e la gestione
delle questioni spirituali. Entrambe sono questioni del GBC. Gli undici Guru possono
essere riconosciuti come acarya
solamente nel secondo significato della parola, dai suoi discepoli, come un
Guru elargitore di mantra, e non nel
terzo significato, come "i successori spirituali di Srila
Prabhupada". Sua Divina Grazia non ha mai pensato che succedesse questo. In
secondo luogo, tra confratelli non è corretto che uno di essi si sieda al di
sopra degli altri, specialmente in presenza di Gurudeva. Se Gurudeva non è
presente, a volte ai confratelli sannyasi
gli si può dare un seggio (asana), ma
questo non significa un seggio gigantesco. Significa semplicemente un ritaglio
quadrato di tela o di cotone di non più di 1/8 o 1/4 di spessore Questo è una asana. Se qualche confratello si siede
al di sopra degli altri, non è del tutto appropriato.
A volte, in una assemblea, ci può essere una
piattaforma elevata o un tavolo sopra il quale gli oratori sannyasi si siedono, però tutti i confratelli sannyasi devono essere invitati a sedersi in un posto uguale alla
piattaforma dell’oratore. A volte un grhastha
o brahmacari può essere invitato a
sedersi lì, se gli viene riconosciuto il merito per il suo avanzamento. Se c’è
un acarya nominato conformemente a quello
precedentemente menzionato (terzo significato della parola), allora lui solo si
può sedere più in alto dei suoi confratelli. In verità, nelle differenti
Gaudiya Math, anche se un confratello si trova nella posizione di acarya, normalmente, per umiltà, accetta
solamente una asana di tela sottile,
non una più alta. E’ il sintomo di un vaisnava,
l’essere estremamente umile. Lui deve sempre essere estremamente attento di non
collocarsi in una posizione di presunzione personale. Un Guru può accettare un seggio
più alto dei suoi discepoli, questo è vero, ma non può illegalmente accettare
un seggio più alto dei suoi confratelli. La relazione tra il Guru e i suoi
confratelli e un Guru e i suoi discepoli è totalmente differente. Non dovrebbe
sedersi più in alto dei suoi confratelli, a meno che sia un sannyasi, e allora lo farebbe sopra una
tela fina come già menzionato, se gli viene offerta dai suoi confratelli o può
accettare rispetto da loro senza offrirlo in cambio. Questa è l’etichetta, niti, in generale. Oltre a questo, tra confratelli esistono
alcune regole addizionali che devono essere osservate nella relazione tra
devoti anziani e meno anziani. L’anzianità viene calcolata a partire dal
momento che questi ha ricevuto la prima (Harinama)
iniziazione, o per l’abilità nell’eseguire bhajan.
Se un confratello ha dei discepoli, il Guru puja e il Vyasapuja di questo confratello deve essere condotto in un luogo
separato o nella sua stanza privata, e non di fronte a tutti i suoi confratelli.
In una assemblea di vaisnava, tutti si siedono insieme allo stesso livello, i
confratelli insieme ai loro sisya. Non
viene permesso a nessuno di accettare rispetto personale dai propri discepoli
in una riunione con altri confratelli. Nella Gaudiya Math, il Vyasapuja di un confratello che ha
discepoli viene condotto in questa maniera: il Guru accetta il suo seggio
elevato in un luogo privato e invita anche tutti i suoi confratelli a venire alla
funzione. Se i suoi confratelli gli offrono fiori, il confratello Guru immediatamente
adora i confratelli offrendogli ghirlande, candana,
etc., e in alcuni casi regali come tessuti, ombrelli etc. Si onorano l’uno con
l’altro e si siedono appropriatamente, poi i discepoli di questo Guru possono
andargli di fronte e offrire la loro adorazione. Questo è il sistema osservato.
Accidentalmente, le parole di Om Visnupada Srila Bhaktisiddhanta Sarasvati
Thakura trovate nel libro editato in inglese, Gli Insegnamenti del Signore
Caitanya, con rispetto al sedersi al di sopra di tutti gli altri, fanno parte
di un discorso fatto in risposta all’offerta dei suoi discepoli in occasione del
suo Vyasapuja. Queste parole sono in
relazione ai suoi discepoli, non ai suoi confratelli, dei quali non ce n’era
nessuno. L’etichetta, o niti, in
relazione ai confratelli è completamente differente di quella in relazione ai
discepoli.
Uno che attualmente è Guru, può accettare
discepoli in qualsiasi luogo in cui trovi qualcuno che lo meriti. La connessione
tra Guru e discepolo è fatta da Krishna direttamente, e non è soggetta a legislazione.
Tutti i templi dell’ISKCON, su scala mondiale, sono controllati dal GBC. I
templi sono amministrati da loro in uno sforzo collettivo, e loro decidono ogni
anno chi saranno i membri del GBC che diventeranno amministratori e in che
luogo lo saranno. Il GBC nominato alla responsabilità di una certa zona, in
qualsiasi posto del pianeta, se è Guru, naturalmente avrà molti discepoli in
questo luogo, ma come gli si può vietare l’accettazione di discepoli di un
qualsiasi altro luogo? Si tratta di una considerazione materiale. Non ha niente
a che fare con l’ordine trascendentale per il quale Guru e discepoli si trovano.
Non è una questione geografica.
In secondo luogo, nessun GBC che sia Guru può
fare di questa zona, del quale è temporaneamente responsabile per nomina
congiunta del GBC, la sua residenza privata. Se un’altro Guru si trova in quel
luogo in visita, e qualcuno desidera accettarlo come precettore spirituale, come
gli si può proibire? Inoltre, tutti i templi dell’ISKCON devono essere diretti dal
GBC. Nessun GBC Guru può usare il titolo di acarya
di una certa zona. Srila Prabhupada non ha mai nominato un acarya per l’ISKCON, e nemmeno ha mai nominato vari acarya per varie zone dell’ISKCON. Questo
porterà solamente ad una inesorabile divisione dell’ISKCON, una grande
frammentazione che distruggerà la nostra predica nel mondo.
Se qualcuno sceglie il proprio seggio personale
come acarya nnei vari templi, come
potrà mai essere ritirato? Chi potrà main in futuro, sedersi li? Quindi, il
tempio appartiene a questo Guru o al GBC? Questo significa che il potere, il
controllo, è stato traslato dal GBC congiunto agli undici Guru. Srila
Prabhupada non ha mai proposto questo arrangiamento. Inoltre, in futuro,
conforme alle istruzioni di Sua Divina Grazia, altri confratelli qualificati potranno
diventare Guru. Dove andranno loro? Nei templi di Srila Prabhupada non deve
essere dato nessun seggio elevato a nessuno che non sia Srila Prabhupada. Tutti
i confratelli devono sedersi allo stesso livello. Si può fare un’eccezione nel
caso di qualcuno che stia spiegando gli sastra
come lo Srimad Bhagavatam, Bhagavad gita, Caitanya Caritamrta, etc., durante la
classe. Questo seggio, però, è molto speciale; non è per il lettore, ma è destinato al libro.
Dopo aver fatto gli omaggi al seggio, chi andrà a leggere potrà, dopo aver
avuto il permesso dei suoi confratelli anziani e dei sannyasi, sedersi a leggere il Bhagavatam. Una volta terminato, potrà
di nuovo fare gli omaggi.
Molta della conoscenza qui descritta non si
trova negli sastra, però viene
chiamata sistacara, ciò che è stato
insegnato dalla condotta del passato, guruparampara.
Non è stato specificatamente menzionata negli sastra, ma viene accettata come autorevole perchè viene considerata
come la condotta dei precedenti acarya e dei loro discepoli.
Maharaja, dopo molti interrogativi e considerazioni,
ed anche conferme da parte di membri anziani della nostra sampradaya, le sto scrivendo per vedere se lei può rettificare la presente situazione. Molti di
noi, confratelli anziani, siamo molto
preoccupati per queste cose:
1. Che gli undici Guru non sono stati nominati per
la posizione di acarya, per la quale
posizione sono squalificati per questi due motivi:
2 L’insufficiente
conoscenza degli sastra
3 L’incompleta realizzazione della Coscienza di
Krishna; stanno accettando adorazione nel livello di acarya, e questo porterà anomalie nell’Associazione e, dovuto alla
mancanza di completo distacco in atmajñana,
da un aumento di orgoglio e susseguente caduta.
L’unione dell’ISKCON come
Associazione, a causa della divisione illegale e al controllo di pochi membri invece
del GBC congiunto, si dividerà in associazioni separate, e lo sforzo unitario della
predica verrà ostruito.
Aspettando una sua inmediata attenzione e
amabile risposta, Pradyumna das Adhikari PD.
Tutto questo non è di buon augurio per la nostra
Associazione. augura nada bueno para nuestra sociedad. Confratelli anziani e sannyasi sono molto preoccupati, perché
se la presente tendenza non sarà affrontata immediatamente, l’ISKCON si troverà
nel caos in un futuro molto prossimo.
Per mezzo della presente, formalmente sollecito che
tutti questi punti siano immediatamente portati all’attenzione del GBC affinché
una soluzione colma di molto tatto per tutti gli interesati possa essere decisa
e implementata amichevolmente nella nostra associazione. Per favore, vorrei far
notare che non c’è niente di personale in questa lettera, ma si tratta di
qualcosa di pertinente alla conoscenza spirituale, destinata al benne di tutti.
Se qualcuno si offenderà, molto umilmente chiedo perdono ai suoi piedi.
Sperando che questa lettera la trovi nel miglior
stato di salute.
Nel servizio di Srila Prabhupada
Pradyumna
das Adhikari
MIO COMMENTO
Sfortunatamente, il GBC dell’ISKCON non prestò
nessuna attenzione all’avvertimento di Pradyumna, però lo ritirarono dal suo servizio di
traduttore. Il nuovo sistema cominciò a funzionare a in pieno. Lo dico
nuovamente, è impossibile descrivere i dettagli degli anni seguenti
Leggendo questi documenti, puoi farti un’idea
idea, perché la situazione era colma di errori e offese da parte dei Guru dell’ISKCON
contro i loro confratelli. Ovviamente alcuni Guru mostrarono sintomi
di forte deviazione. Quando il GBC, finalmente, decise di agire, praticamente tolsero
Hansadutta e Tamal Krishna Gosvami dalle loro zone di influenza come Guru, ed
anche dal loro posto nel GBC.
Sorpresa, agitazione e confusione raggiunsero tutta
l’ISKCON. Cos’è successo ai nostri undici "guru perfetti"? Ovviamente,
altri Guru furono oggetto di una valutazione minuziosa.
Il GBC si trovava nei problemi, e interpellarono
Srila Sridhara Maharaja in cerca di aiuto. Satsvarupa Gosvami spiegò come Srila
Sridhara Maharaja aiutò il GBC.